12.000 ENTI CANCELLATI DAL RUNTS

A seguito di un recente controllo, da inizio Dicembre 2025 sono stati cancellati dal RUNTS12.000 enti, ai quali ne vanno aggiunti altri 9.800 tolti in precedenza nella fase di trasmigrazione diretta.

Basterebbe questa notizia per terminare questo scritto.

Dove sono tutti quelli che ci dicevano, negli anni scorsi, che non è vero che aumenta la burocrazia?

Dove sono tutti quelli che dicevano che è semplice adeguarsi alla normativa della schiforma del terzo settore?

Un'enorme, imponente e pericolosissima spada di Damocle incombe sulla testa delle associazioni italiane, tra le quali, purtroppo, anche le Bande Musicali.

L'applicazione della normativa fiscale deve ancora iniziare (lo farà dal 1° Gennaio 2026), e queste sono le lusinghiere notizie che pervengono direttamente dal Ministero del Lavoro... già, perché ricordiamo che il volontariato l'hanno fatto rientrare sotto il controllo di tale Ministero...

E ricordiamo che la verifica per il mantenimento dei requisiti, necessaria per restare nel RUNTS, dev'essere fatta ogni tre anni. A questo si aggiunge la burocrazia annuale prevista... 

Gli elenchi li potere trovare a questo link: https://servizi.lavoro.gov.it/runts/it-it/Lista-enti

Ribadiamo: la nostra posizione non è preconcetta, ma stante le cose questa schiforma è pensata e calibrata a vantaggio delle grandi realtà.
Ognuno deve valutare sulla base della propria realtà, ma è indubbio che l'aumento di burocrazia significa ricorso alle prestazioni di professionisti, e quindi aumento di costi.
Tradotto: dovremo fare più eventi per raccogliere i soldi per pagare i commercialisti. Un'attività amatoriale ne finanzia una professionale.

E ricordiamo l'obbligatorietà della devoluzione dell'incremento patrimoniale, nel caso si esca dal RUNTS, per il periodo in cui si è restati in tale registro.
Tradotto: prima di entrare ci si deve dotare di uno stato patrimoniale, meglio se periziato per evitare problemi in futuro (quindi altri costi), altrimenti quando si esce pssono esserci dei problemi.

Riprendiamo pari pari una parte di un articolo sull'argomento, pubblicato dalla Dott.ssa Patrizia Sideri su "EC NEWS" del 19/11/2025:
"Circa le modalità di calcolo dell’incremento patrimoniale verificatosi nel periodo di permanenza all’interno del RUNTS (o dal periodo di iscrizione nei rispettivi registri ODV, APS, ONLUS per gli enti migrati), occorrerà procedere al raffronto tra il valore del patrimonio netto al momento di decorrenza della prima iscrizione, con il valore del patrimonio netto alla data di cancellazione dal RUNTS: tale dato, risulta di agevole individuazione per gli ETS tenuti a redigere il bilancio per competenza (in quanto dotati di personalità giuridica o con ricavi superiori a 300.000 euro), in quanto il patrimonio netto è determinato dalla differenza tra l’attivo e il passivo della situazione patrimoniale, mentre sarà più difficoltoso negli ETS che redigono il rendiconto per cassa.

In ogni caso, in presenza di valori patrimoniali oggetto di valutazione, occorrerà ricorrere a una perizia per la determinazione del valore effettivo dell’attivo e del passivo.

Infine, ricordiamo che occorre richiedere il preventivo parere al RUNTS circa la devoluzione: la richiesta di parere sulla devoluzione del patrimonio residuo andrà effettuata all’Ufficio Regionale RUNTS che ha tempo 30 giorni per emettere il parere (con applicazione del principio del silenzio assenso); solo successivamente all’intervenuto parere positivo, l’organo preposto potrà deliberare lo scioglimento e la devoluzione del patrimonio residuo.

In assenza del parere o in caso di comportamento difforme dallo stesso, l’atto di devoluzione del patrimonio è nullo."

Questo il link all'intero articolo: https://www.ecnews.it/wp-content/uploads/pdf/2025-11-19_la-devoluzione-del-patrimonio-negli-enti-del-terzo-settore.pdf

Nel frattempo aumenta anche, nel più assoluto silenzio, il numero delle associazioni che chiudono...