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AGGIORNAMENTO - RICHIESTA ALLA SIAE DI MANTENERE LE ATTUALI QUOTE ANCHE NEL 2024
27 Novembre

AGGIORNAMENTO - RICHIESTA ALLA SIAE DI MANTENERE LE ATTUALI QUOTE ANCHE NEL 2024

RICHIESTA ALLA SIAE DI MANTENERE LE ATTUALI QUOTE ANCHE NEL 2024

 

Nonostante la ripresa delle attività bandistiche in questo 2023, ogni singola associazione si trova a confrontarsi con varie criticità quali la riforma del terzo settore, il taglio delle risorse operato dagli enti pubblici locali, il taglio delle risorse operato dal Governo nei confronti degli enti pubblici locali, l’aumento dei costi di gestione, l’aumento delle spese generali ecc. ecc.

Per questi motivi abbiamo deciso, come TP e relative Federazioni ad esso aderenti, di chiedere alla Direzione Nazionale SIAE di mantenere per il 2024 le attuali tariffe vigenti per il 2023.

Non esiste, infatti, una “scala mobile” per le Bande Musicali che consenta loro di aumentare il potere di acquisto eroso dall’inflazione, e nemmeno possono adeguarsi automaticamente agli indici annuali Istat. Aggiungiamo che, di sicuro, la maggior parte di esse non possono né chiedere maggiori offerte alle popolazioni di riferimento e nemmeno continuare a “spremere” i propri soci.

Immaginiamo le problematiche che anche SIAE si ritroverà a dover affrontare per l’inflazione, che sono le medesime di ogni singola associazione quali le nostre, ma chiediamo comunque alla Direzione Nazionale e all'Ufficio Accordi di non applicare alcun aumento alle tariffe previste per il rinnovo dell’abbonamento annuale.

Si tratta di piccole cifre, è vero, ma per associazioni con bilanci risibili quali la stragrande maggioranza delle Bande Musicali anche le piccole cifre possono fare la differenza.

Siamo fiduciosi sul fatto che SIAE tenga in debita considerazione la nostra richiesta, di semplice buon senso.

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AGGIORNAMENTO: dalla Direzione Nazionale SIAE ci comunicano che, quale parziale accoglimento della nostra richiesta, tenuto conto della particolare congiuntura economica e di mercato, applicheranno un aumento pari alla metà di quanto indicato dall’indice ISTAT del mese di settembre 2023, ovvero non il 5,1% bensì il 2,5%.

Il residuo 2,6% sarà accantonato e, aggiungiamo noi, speriamo non venga nemmeno più recuperato.

Le nuove tabelle aggiornate saranno disponibili sul sito SIAE nei primi giorni del nuovo anno.

Per l’anno 2024, rimane confermato il contenuto degli accordi applicati nel 2023.