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E COSI' VIENE NATALE...
23 Dicembre

E COSI' VIENE NATALE...

E COSI' VIENE NATALE...

"E così viene Natale": inizia così una canzone, poco nota, di alcuni cantanti famosi italiani, creata nel 1989... ma qui ci fermiamo, lasciando a ognuno il piacere di trovarla (se vuole), scoprirla e ascoltarla in questo periodo.

Natale arriva tutti gli anni, e con esso giunge il messaggio di un nuovo inizio, portatore di speranza.

E tutti gli anni, quindi, riparte il tam-tam consumistico, andando a coprire il vero significato della ricorrenza.

La stessa cosa avviene, purtroppo anche per il mondo associativo, dove allo stretto significato sociale e culturale si va sovrapponendo quello economico, imposto in modo meschino, camuffato da "nuovo che avanza", "scelta culturale", "piena dignità ai nostri gruppi". 

Che cosa porta questo Natale alle associazioni quali le nostre Bande ?

- Una non-soluzione al problema dell'imposta IVA, di cui abbiamo dato anche noi notizia QUI: nella classica tradizione politica nostrana, si è rimandata l'applicazione al 01/01/2024. Che cosa comporterà ? L'ennesima spada di Damocle per tutti noi, ma di questo ve ne parleremo in altro momento: lasciamo spazio ai nostri esperti per studiare i vari scenari che si potranno verificare. Cosa facciamo nel frattempo ? Per due anni le cose dovrebbero andare come sono andate sinora, ma capite benissimo che rimandare non è una soluzione.

- La partenza del RUNTS: fino al 31/12/2022 è sicuro il mantenimento dell'attuale regime fiscale, burocratico e normativo, poi si vedrà... Continua a sorprenderci, in questo caso, l'atteggiamento di chi o non vuole capire, oppure ha capito benissimo e fa finta di non capire: stante le cose così come sono, le piccole e piccolissime realtà (equivalenti, e riprendiamo ancora una volta questa citazione non nostra, al  "90% del nostro spaccato sociale") andranno verso un massacro.
Sarà un delitto culturale di massa.
E anche in questo caso ci viene il dubbio: ma c'è o no la volontà politica di trovare una soluzione al problema ?
Se lo Stato ha il dubbio che dietro le attività amatoriali si celino delle realtà commerciali camuffate per frodare il fisco, ebbene faccia i controlli ! Noi non li temiamo, con i nostri bilanci da qualche migliaia o decine di migliaia di euro !
Se invece si vogliono favorire le grandi realtà, facendo chiudere "i piccoli", allora si abbia almeno il coraggio di dirlo apertamente, e poi noi cittadini decideremo come comportarci al momento del voto ! Non è certamente serio dichiarare a parole la propria solidarietà e poi continuare in questa sorta di "caos ordinato", dove nessuno si assume la paternità di scelte che, invece, si fanno volutamente.

- Altri documenti sono usciti proprio recentemente, e sembrano indicare una precisa volontà di andare verso una chiara direzione... ma come detto prima, lasciateci un pò di tempo per studiare tutti gli scenari che si potrebbero realizzare... si, per noi questo periodo di festività coinciderà con un altro momento di lavoro...

Nel frattempo tutti abbiamo tentato, Covid permettendo, di riprendere le nostre attività. Enormi sono le difficoltà trovate, anche se la voglia di ripartire è forte.
Il nostro impegno è stato, e sarà, quello di darvi delle indicazioni basate su basi scientifiche e legali, consigliando di preferire sempre le prime pur nel rispetto delle seconde (un esempio: il distanziamento di 2 metri invece dei 1,5 metri legali), perché ricordiamo che nostro primario compito dev'essere la salvaguardia dei nostri musicisti, dei nostri allievi, dei nostri associati in generale. Gli strumenti senza chi li suona non servono a nulla...
Certo, vediamo anche noi dei gruppi che non rispettano nemmeno le minime indicazioni di buon senso, e non possiamo farci niente: ma ciò la dice lunga sull'intelligenza di taluni direttori o presidenti.

I fondi: anche di questo le Bande avrebbero un enorme bisogno per avere un impulso per la ripartenza, ma siamo gli ultimi tra gli ultimi.
Poi c'è chi preferisce destinare fondi per la realizzazione di gruppi rappresentativi nazionali, sfruttando il lavoro formativo pluriennale delle singole realtà territoriali, e lasciando che le stesse si arrangino per sopravvivere: sono scelte. 
Noi partiamo da un altro punto di vista: prima viene l'interesse delle singole Bande, e poi c'è tutto il resto, strutture federative comprese. Quindi si possono anche realizzare realtà rappresentative (e molte, tra le nostre Federazioni, hanno simili realtà da decenni), però non andando a togliere nulla di primario alle singole Bande, ma anzi andando a incrementare l'offerta formativa.

E così viene Natale... e nonostante tutto speriamo, dai... anche se il nostro futuro non scende dal cielo, ma è nelle mani di tutti noi.