News ed Eventi

RAINBOW FREE DAY, I NUMERI E I PROGETTI FUTURI DI UN SUCCESSO INDIPENDENTE
04 Febbraio

RAINBOW FREE DAY, I NUMERI E I PROGETTI FUTURI DI UN SUCCESSO INDIPENDENTE

RAINBOW FREE DAY, I NUMERI E I PROGETTI FUTURI DI UN SUCCESSO INDIPENDENTE

La manifestazione dal 15 al 30 gennaio ha dato voce al settore della produzione artistica indipendente. 200mila visualizzazioni,
250mila persone raggiunte. E ora i promotori chiedono sostegni e un tavolo di lavoro per la ripartenza

Dopo due intense settimane di appuntamenti, il 30 gennaio si è conclusa la prima edizione del Rainbow Free Day, la manifestazione realizzata a zero budget e in forma completamente volontaria, nata nel pieno dell’emergenza Covid per dare visibilità e voce al vasto settore della produzione artistica indipendente. Il bilancio finale è eloquente: 200 eventi, quasi 600 tra associazioni e istituzioni aderenti, oltre 200mila visualizzazioni sul canale Facebook della manifestazione, più di 250mila persone raggiunte, cui vanno sommate le altrettante che hanno seguito gli incontri sui canali social degli aderenti che hanno cross-postato ciascun appuntamento.

I numeri sono ancora più consistenti se si considerano le iniziative realizzate in occasione del Rainbow, come le centinaia di migliaia di visualizzazioni delle due puntate del Premiato Circo Volante del Barone Rosso che Red Ronnie ha dedicato agli artisti del Rainbow Free Day. “Dovevano essere pochi giorni e ci siamo trovati fra le mani due settimane di un vero e proprio Festival – hanno dichiarato i promotori –, con un palinsesto che ha avuto i numeri e la struttura di un palinsesto televisivo da prima serata, con un boom di fruizioni del pubblico e una richiesta di partecipazione altissima”.

Il successo del Rainbow Free Day ha accesso prepotentemente i riflettori sul comparto della cultura, della musica e dello spettacolo indipendenti, duramente colpita dalla crisi pandemica, con perdite che in media hanno toccato l’80%, con punte del 100%. Forti del risultato, gli organizzatori adesso, oltre ad accarezzare l’idea di ulteriori edizioni della manifestazione, chiedono con urgenza, dopo quasi un anno di drammatico fermo, che siano riconosciute le legittime richieste di un settore che ha bisogno di strumenti di tutela del lavoro di artisti e professionisti. “Quello che chiediamo a questo punto, oltre all’aumento dei sostegni, dei ristori, dei bandi per il settore in gravissima difficoltà, è anche un tavolo di lavoro per la ripartenza”, ribadiscono gli aderenti all’iniziativa, così da riconoscere l’importanza delle produzioni artistiche indipendenti, che costituiscono una fetta enorme dell’offerta culturale del paese.

La “casa comune degli indipendenti”, come l’ha definita uno dei promotori, il presidente di Slow Music Claudio Trotta, è riuscita a riunire le voci di un mondo dalle moltissime anime: dalla musica all’arte, dalle etichette ai festival, dai club ai promoter, dall’editoria al cinema, dal teatro ai negozi di dischi e strumenti musicali, dalle bande musicali alle gallerie, dai registi ai comici e tanto altro ancora. Nel segno dell’indipendenza, ad aderire all’iniziativa sono state imprese e associazioni, addetti ai lavori, giornalisti, attori, cantanti, artisti, musicisti, scrittori.

Hanno fatto sentire il loro supporto anche la Siae, la Nuova Imaie, che hanno aderito con convizione al progetto insieme a Rai Radio Live, le piattaforme OM – Optimagazine, media partner della manifestazione, Dice, Futura e Wicket, oltre a Il domani, Allmusic Italia, Radio Rock e Radio Popolare. Senza dimenticare GRM ManagementGodot – Sound Culture, il Mei e Barley Arts, che hanno supportato la diffusione social.

All’interno della due settimane di una programmazione organizzata come un palinsesto, con appuntamenti a orari fissi previsti ogni giorno, sono tanti gli appuntamenti da ricordare. Tra quelli di maggior successo, va segnalata la grande giornata del 20 gennaio dedicata al vivacissimo mondo della bande musicali, con l’intervento di Roby Facchinetti e Johan de Meij e la sorpresa della presentazione in anteprima della versione per fiati di Rinascerò, Rinascerai, con un nuovo spartito per bande musicali scaricato già da più di 30mila musicisti.

Poi l’appuntamento con la Notte della World e Folk Music il 26 gennaio, con la presentazione della Compilation It-Folk, dedicata al folk italiano sul canale MEIDigital, con Calabria Orchestra, Antonio Nicola Bruno, Francesco Loccisano, I Lautari, Parafonè, Ciccio Nucera, Sossio Banda, Duo Botasso e tanti altri. Il 29 gennaio è stata la volta del live di Monolocale, di Angelina Mango, giovane cantautrice che da sempre ha scelto e sostenuto la via dell’indipendenza, prodotto dalla Disicanto. Poi le interviste di Roberta Giallo con personaggi come Fabio Curto, Leo Cavalli, l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore. Il 17 gennaio c’è stato l’omaggio al Napule’s Power, il movimento culturale e musicale nato esattamente cinquant’anni fa nella città partenopea da un’idea di Renato Marengo: l’incontro ha visto la partecipazione di Tony Esposito, Lino Vairetti degli Osanna, Maurizio Capone e il sociologo esperto di musica e linguaggi giovanili Lello Savonardo.

Già citati precedentemente, ragguardevoli i numeri raggiunti da Red Ronnie, che ha avuto ospiti nel suo contenitore gli artisti della Barley Arts di Claudio Trotta e le due testimonial del Rainbow Free Day Roberta Carrieri e Roberta Giallo. E ancora Il webinar del 16 gennaio sulla musica indipendente allestito dai giornalisti Giuliano Girlando, Michele Monina e Grazia Sambruna, e il live dei Ridillo del 21 gennaio. Senza dimenticare lo Speciale Soundtrack City #senzamusica del 29 gennaio, a cura di Marco Testoni e Massimo Privitera, per parlare dei diritti dei lavoratori dello spettacolo con Giordano Sangiorgi, Giorgio Pezzana, Stefano Chiodaroli, Pivio De Scalzi e Pasquale Catalano; lo speciale Slow Music sulla ripartenza e le Due chiacchiere con.. a cura di Giordano Sangiorgi, in cui Bruno Casini ha parlato di origini e futuro della musica indipendente, con gli interventi istituzionali dell’assessore regionale Mauro Felicori, dell’assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore e di Andrea Miccichè, presidente del Nuovo Imaie, intervenuti sempre sul tema dei sostegni al settore e sulla ripartenza.

Ricordiamo che tra i promotori dell’iniziativa ci sono: Claudia Barcellona, (avvocato dell’arte, spettacolo, beni culturali, Presidente Terapia Artistica Intensiva – Diritto e Arte),  Giuliano Biasin (Amministratore di Esibirsi Soc. Coop), Roberta Carrieri (cantautrice, attrice e ventriloqua), Piero Cademartori (editore e social media manager), Massimo Della Pelle (Segretario AudioCoop), Simona De Melas (Consulente in marketing digitale, comunicazione e management), Claudio Formisano (Presidente Cafim Italia e Amministratore Unico Master Music Srl), Luca Fornari (ATCL Lazio), Jonathan Giustini (Promotore, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico, Carta da Musica), Walter Giacovelli (Musplan), Michele Lionello (Voci per la Libertà, Rete dei Festival), Giuseppe Marasco (CEO di Calabriasona e Italysona, coordinatore di It-Folk), Matteo Marenduzzo (Label Manager Dischi Soviet Studio ), Renato Marengo (AIA – Classic Rock on Air), Mattia Pace (Marketing & Management – Yellow Music), Lorenza Somogyi Bianchi (Responsabile Ufficio Stampa & PR- Studio Alfa), Giordano Sangiorgi (Presidente Mei – Meeting Etichette Indipendenti), Marco Testoni (Soundtrack City, Musa TV),  Claudio Trotta (Fondatore Barley Arts e Slow Music), Giorgio Zanolini (Tavolo Permanente delle Federazioni Bandistiche Italiane), Rita Zappador (Imarts).

Fra i principali sostenitori ricordiamo anche, tra gli altri: Agimp (Associazione Giornalisti e critici musicali), ATCL Lazio,  Aedi (Associazione Editori Italiani Letterari), PIU (Promoter Indipendenti Uniti) e il Coordinamento della musica e spettacolo dal vivo Stage! e Indies.