COME BISOGNA COMPORTARSI ADESSO IN CASO DI CONTAGIO DA CORONAVIRUS ?
30 Novembre

COME BISOGNA COMPORTARSI ADESSO IN CASO DI CONTAGIO DA CORONAVIRUS ?

COME BISOGNA COMPORTARSI ADESSO IN CASO DI CONTAGIO DA CORONAVIRUS ?

 

Da parte di varie Bande Musicali è stato richiesto un nostro consiglio circa il contagio col coronavirus di alcuni loro componenti.

“Come dobbiamo comportarci ?” è la domanda più frequente, seguita da: “Quali sono le regole attuali ?”.

Iniziamo col dire che, con l'approvazione del decreto Omnibus, dallo scorso mese di Agosto 2023 è decaduto l'obbligo di isolamento per chi ha contratto l'infezione da SARS-CoV-2.

Chi risulta positivo al Covid, sia in forma sintomatica che asintomatica, non è più tenuto all'isolamento.

Nemmeno il regime di autosorveglianza esiste più: era previsto dalle precedenti linee guida per i contatti stretti. 

Successivamente è stata poi diffusa una circolare del Ministero della Salute, con la quale si è ribadito l’abbandono delle precedenti linee guida. Di conseguenza, le persone che risultano positive a un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell'isolamento.

La circolare raccomanda comunque alcune precauzioni da osservare per prevenire la trasmissione delle infezioni respiratorie:

  • indossare una mascherina chirurgica o FFP2 quando si entra in contatto con altre persone;
  • se si è sintomatici, restare a casa fino al termine dei sintomi;
  • seguire una corretta igiene delle mani (lavandole spesso con acqua e sapone o utilizzando un efficace  igienizzante delle mani);
  • evitare ambienti affollati;
  • evitare contatti con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza ed evitare di frequentare ospedali o RSA;
  • se si risulta positivi, informare le persone anziane, fragili o immunodepresse con cui si è stati in contatto;
  • le persone fragili o immunodepresse possono contattare il proprio medico se i sintomi non si risolvono dopo tre giorni o se le condizioni cliniche peggiorano

L’isolamento e la quarantena, quindi, non esistono più.

Fino a qualche mese fa se si scopriva di essere positivi occorreva mettersi in isolamento.

La quarantena invece riguardava solo i contatti stretti di chi risultava positivo: questa misura è stata sostituita in una prima fase dai cinque giorni di autosorveglianza, per poi essere abolita definitivamente con l'ultima circolare del ministero della Salute. 

L'isolamento era previsto per il positivo comprovato da tampone (indipendentemente che avesse i sintomi oppure no) e consisteva nel confinare al domicilio il soggetto positivo, allontanando quanto più possibile le persone affette da Covid da quelle sane durante il periodo di trasmissibilità (o contagiosità), proprio per prevenire la diffusione dell’infezione. Riguardava quindi sia i sintomatici sia gli asintomatici risultati positivi a un tampone (molecolare o antigenico) di controllo. Per gli asintomatici e per chi non aveva sintomi da almeno due giorni l'isolamento poteva terminare anche dopo soli cinque giorni.

Di conseguenza non esiste più nessun obbligo da parte dell’associazione.

Ci sentiamo comunque di rimarcare la misura di buon senso contenuta nella citata circolare del Ministero della Salute: invitate coloro che presentano sintomi (febbre, raffreddore, tosse) a restare a casa, o perlomeno a non frequentare i locali dell’associazione, fino al termine dei sintomi stessi, che è quanto si fa normalmente quando non si sta bene.